PERU’. Itinerari Belli e Sostenibili

di PAMELA CIONI

Il turismo come volano di sviluppo, purchè sia responsabile. E cioè “attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture”. È per questo principio, enunciato nelle proprie linee guida per la cooperazione internazionale, che l’Associazione Italiana per il Turismo Responsabile (Aitr), è partner del progetto “Circulando en Amazonia” di COSPE e Terranuova in Perù. Il bacino amazzonico peruviano, in particolare le regioni di Ucayali y San Martin, è infatti un territorio ricco di risorse, ecosistemi unici e di biodiversità, ma, come tutta la foresta pluviale, è costantemente minacciato da deforestazione, estrazionismo illegale e l‘avanzamento della frontiera agricola a causa della produzione massiva di caffè, coca e palma africana. Ma in che modo il turismo rurale e comunitario in queste regioni bellissime e sconosciute ai più, potrebbe costituire un elemento di rinascita e di riscatto per le popolazioni che le abitano? “Le regioni di San Martin e Ucayali – dice Gianni Cappellotto di Aitr- sono poco frequentate dal turismo internazionale, pur avendo diverse attrattive turistiche, soprattutto naturalistiche. Il Rio Ucayali, che più avanti diventa Rio delle Amazzoni, è sicuramente l’elemento di attrazione maggiore per i turisti, e su questo si può pensare ad un piano di sviluppo che coinvolga le comunità locali valorizzando le coltivazioni, la cucina, la musica e le trazioni tipiche di queste regioni. E si può pensare sia rivolto a un turismo regionale che a un turismo internazionale alternativo a quello mainstream”. E con viaggiatori interessati anche alla componente  umana oltre che a quella naturalistica o storica: “Nel costruire gli itinerari -aggiunge Maurizio Davolio presidente Aitrpensiamo sempre di valorizzare le tradizioni locali, l’artigianato, la cucina tipica, le credenze, la medicina tradizionale e in generale la cultura intangibile. E questo deve avvenire attraverso visite, incontri, narrazioni, esperienze autentiche”. Corsi di formazione per gli operatori locali, guide e aspiranti tali, digitalizzazione dell’offerta, promozione degli itinerari anche in importanti fiere italiane. Queste in concreto alcune delle attività che sono state svolte dai formatori Aitr e da tour operator specializzati in turismo solidale nei luoghi di “Circulando en Amazonia” per sviluppare la componente turistica: “Noi sosteniamo che le attività turistiche non devono mai sostituirsi a quelle tradizionali (agricoltura, allevamento, pesca, artigianato) -continua Davolio- ma aggiungersi e cercare relazioni appunto con queste attività in un quadro di economia circolare. Inoltre abbiamo notato che l’avvio di attività turistiche interessa molto ai giovani, favorendo la loro permanenza nel territorio. Il turismo, rispetto ad altre attività, ha infatti un grande fascino per la sua capacità di ampliare le conoscenze, le relazioni, le esperienze. Ed è attraverso questi scambi che si creano grandi opportunità per settori sociali fragili e si creano le basi per uno sviluppo locale veramente sostenibile”. Dove per sostenibilità si intende: “l’integrazione dell’ambiente naturale, socio-culturale ed economico” – dice Cappellotto, che poi prosegue- “nella promozione di questi itinerari non bisogna tralasciare gli aspetti di qualità delle esperienze proposte, perché spesso il turismo sostenibile è visto come un turismo dove si devono fare molte rinunce, mentre invece offre molte più opportunità dei tour tradizionali”.

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