CUSTODI DI SEMI E DI FUTURO

di ROBERTO DE ME0
Lonhlanhla Mthethwa è stata direttrice di Srwa (Swaziland Rural Women’s Assembly), è un’attivista in ambito di agroecologia e agricoltura sostenibile e fa parte dell’associazione di donne Sandlalesikhutsele attiva nella Regione Shiselweni nella promozione di semi locali.

Come è nata Srwa e quali sono le ragioni principali della sua creazione?

Donne e ragazze in eSwatini devono fronteggiare povertà, discriminazione, violenza di genere e sono le più colpite dall’Aids. L’associazione è stata promossa da un gruppo di donne che vivono in zone rurali e che, dopo aver sperimentato un’escalation di ingiustizie, si sono unite e sono andate a sensibilizzare le altre donne nel Paese, attraverso campagne porta a porta, incontri pubblici, dialoghi comunitari e dibattiti. Abbiamo iniziato con 500 membri che facevano attività porta a porta e ora siamo a una partecipazione di oltre 23.000.

Quali sono le attività di maggior successo che sono state realizzate e che hanno portato i migliori risultati?

Il primo progetto che Srwa ha realizzato e che ha portato più risultati si è concentrato sul migliorare i diritti delle donne in eSwatini. Quel progetto ha fatto sì che l’associazione diventasse popolare e che il numero dei suoi membri aumentasse. Gli organizzatori avevano il compito di reclutare donne, formarle sui loro diritti così che potessero difendersi e fare richieste per loro stesse. Agli incontri pubblici sui diritti delle donne solitamente non partecipano meno di 700 donne. Swra, inoltre, attraverso COSPE ha realizzato anche alcuni progetti che promuovono semine resilienti al cambiamento climatico e che si concentrano sulle donne e sulle bambine per quanto riguarda i diritti umani.

Nelle zone rurali, quanto forte è l’impatto che Srwa ha avuto, durante gli anni, nel creare consapevolezza sui diritti delle donne, facilitando la loro indipendenza, dando loro supporto e protezione e come è considerata dagli uomini?

Srwa ha costruito una massa di donne critiche, educandole ai loro diritti per sfidare lo status quo, il sistema patriarcale e le istituzioni. Gli uomini considerano questa associazione come una minaccia che cambierà l’atteggiamento sottomesso delle loro mogli che alla fine non saranno più controllabili e prenderanno il potere al loro posto.

Srwa promuove le varietà di semi locali: potete spiegarci meglio come siete organizzati e come funziona la banca dei semi?

Una banca di semi è un luogo dove le nostre varietà locali di semi sono conservate per l’utilizzo futuro, in maniera naturale e senza usare prodotti chimici, concepito in modo tale che nessun insetto possa entrarvi. Srwa educa all’importanza di mantenere i nostri semi tradizionali locali attraverso lo svolgimento di giorni dedicati alla condivisione di semi della comunità ed utilizza anche la “Giornata internazionale delle donne che vivono in zone rurali” per promuovere il lavoro fatto dalle donne attraverso l’agricoltura in incontri pubblici.

Nelle attività agricole voi, come associazione, siete capaci di integrare la conoscenza tradizionale con l’uso di tecnologie introdotte dalla scienza moderna?

L’uso del trattore è comune quando si coltivano campi più grandi. Il calabash o zucca da vino è stato rimpiazzata da bottiglie, in quanto più adatte per conservare i semi.

Nelle zone rurali in eSwatini chi è il custode delle conoscenze tradizionali? Gli uomini o le donne? Come si trasmette tra una generazione e l’altra? Verbale, con attività pratiche, con lezioni?

Le donne sono le custodi delle conoscenze tradizionali. Noi facciamo tutto, abbiamo attività che sono verbali ma abbiamo anche realizzato tre opuscoli sulla nostra conoscenza indigena.

Nelle zone rurali la raccolta delle erbe selvatiche è ancora una pratica comune? Come le utilizzate? Promuovete la raccolta e la produzione di ortaggi spontanei? Pensate che siano importanti per le famiglie?

Sì è ancora una pratica comune. Promuoviamo la conoscenza della vegetazione spontanea e la sua lavorazione: la raccogliamo, la secchiamo e la confezioniamo. La cuciniamo e mangiamo, in quanto ha un’importanza nutrizionale. Incoraggiamo anche le donne a  coltivare la vegetazione spontanea e a fare orti nelle loro case.

Qual è l’impatto della raccolta di ortaggi selvatici nell’economia delle famiglie?

La raccolta migliora l’economia delle famiglie, in quanto gli ortaggi possono essere venduti, e inoltre i nutrienti che possiedono aiutano anche le famiglie a non ammalarsi.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest