Ritratto a tinte fosche degli Stati Uniti

— Roberto Minervini racconta l’America profonda delle ingiustizie e delle proteste

Sapete quando si dice, seguire il proprio intuito e battere il ferro ancora caldo? è quello che è capitato a Roberto Minervini, regista marchigiano trapiantato in America, che da diversi anni ormai, per dirlo con le parole di Paola Casella di MyMovies “frequenta i luoghi più vulnerabili rimanendo ipersensibile alle presenze e agli ambienti, alle voci e ai gesti, ai riti istituiti e ai codici della protesta civica e della commemorazione che tessono un intreccio di segni fisici e concreti….”

Questo e molto altro nel bellissimo documentario “Che fare quando il mondo è in fiamme?”, un bianco e nero da brividi e rabbia, presentato alla Mostra di Venezia nel 2018 e ultimo di una trilogia sull’America nera e le diseguaglianze razziali in Louisiana. Il film si snoda attraverso 3 storie ambientate a New Orleans, capitale tormentata della musica nera, soffocata da razzismo e povertà, sfregiata da catastrofi naturali e figlia di un’America incolta e a volte asfissiante.

La prima testimone è Judy Hill, una donna cinquantenne che racconta del suo difficile passato tra droga ed abusi, del bar che gestisce con orgoglio e della lotta per renderlo uno spazio di resistenza per la comunità afroamericana. Il secondo asse narrativo è sui diversi componenti delle rinate Black Panthers, organizzazione che assicura innanzitutto una rete sociale per supportare i “fratelli” più disagiati e rivendicare diritti acquisiti e negati; a completare il quadro i riti e i miti del “Mardi Grass Indians” che fonde straordinariamente due minoranze oppresse e schiavizzate nei secoli passati, quella indiana e quella afroamericana, in una resistenza di simboli dal valore fortemente politico.

Il film, infatti, si apre e si chiude con il Mardi Grass, il martedì grasso più famoso al mondo, confermando in pieno la tendenza di Minervini di fondere alla perfezione elementi di documentaristica del reale con flussi estetici e narrativi dal forte simbolismo cinematografico.

di Jonathan Ferramola

Il film – Che fare quando il mondo è in fiamme?

What You Gonna Do When the World’s on Fire?, Stati Uniti, Francia, Italia, 2018 (123’’) Presentato in concorso alla 75ª Mostra del cinema di Venezia, il film affronta il fenomeno del razzismo negli Stati Uniti prendendo spunto da degli eventi violenti che, nell’estate del 2016, videro coinvolta un’intera comunità afroamericana di Baton Rouge, Louisiana.

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